E falla una cortesia: la Giornata Mondiale del Livore


Ufficiosamente / mercoledì, Novembre 13th, 2013

guzzantiNotizione: oggi è la “Giornata Mondiale della Gentilezza!” Non so se avete capito le implicazioni di questa informazione.

E’ un po’ come San Valentino o il Natale, per un giorno all’anno possiamo pure sforzarci di essere quello che non siamo: attenti all’altro, interessati al suo bene, vogliosi di farlo felice.

Detta così sembra veramente una fatica. E sappiamo tutti quanto mi piaccia faticare.

Ma se oggi è una giornata in cui si è più buoni, mi domando, quando potremo avere una giornata in cui saremo più cattivi?

Immaginate la “Giornata Mondiale del Livore”. Un giorno in cui possiamo tirare fuori il meglio del nostro aspetto vendicativo e sadico. Una giornata in cui chiudiamo i conti con gli altri e ci liberiamo dell’aggressività, della frustrazione, dei pensieri negativi.

Se fossi una persona livorosa, e grazie a Dio non lo sono, sarebbero tante le cose che potrei fare.

Potrei:

– Spaccare la cassetta delle lettere al vicino di casa che mette la musica a tutto volume alle due di notte e versare del sapone sulla soglia di quell’altro che lascia sempre la porta dell’ascensore aperta.

– Rubare l’autobus lasciato incustodito al capolinea che ha saltato tre corse e mi ha fatto arrivare mezz’ora in ritardo al lavoro, portarlo in un  campo e bruciarlo.

– Mettere il super attack nella serratura della macchina del mio ex e versargli della cera sui vetri.

– Sputare sistematicamente, quando non c’è, sulla scrivania di quel collega di lavoro che mi odia e che mi ostacola.

– Versare tutto lo zucchero per terra nel bar che mi fa il cappuccino poco cremoso invece del latte macchiato chiarissimo con tanta, tanta, tanta schiuma.

– Passare al tritadocumenti tutti i libri dei miei concorrenti, che vengono messi in posti migliori in libreria, e che quindi vendono di più oltre a non aver problemi a trovare degli editori.

– Colpire con la busta del minestrone surgelato l’ex del mio fidanzato che spunta fuori  sistematicamente dietro gli scaffali del supermercato.

– Sfondare a colpi di mazzetta la macchina che parcheggia male all’uscita del portone e mi fa perdere il semaforo la mattina quando esco di casa.

– Mandare un pacco al peperoncino esplosivo al call center della carta di credito che ti risponde dopo 45 minuti e ti dice che quella operazione,urgentissima, la devo fare in banca.

– Fare lo sgambetto ed accompagnare la caduta con un colpo di gomito alla schiena alla signora che mi è passata davanti nella fila al ristorante.

– Cospargere di vodka e poi incendiare (cfr. per il bus ho usato la benzina) il ristoratore che mi porta il piatto che ho ordinato su una lastra di lavagna che stride in modo orribile quando incontra la posata, che ha fatto pure una porzione piccola e poco saporita e che mi fa pagare il tutto il doppio di quanto prevedessi.

Potrei fare ancora tante altre cose, troppe per una giornata sola, ma ora che le riguardo mi rendo conto che sono anche troppo faticose, pure loro, forse più della gentilezza.

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