Il misterioso Signor Quin (1930)


Riscoprendo Agatha / giovedì, Luglio 21st, 2016

misterioso signor quinNel 1930 Agatha pubblica un’altra raccolta di racconti, ma questa volta con due protagonisti: il signor Satterthwaite, che ritroveremo in altri racconti e in “Tragedia in tre atti” con il nome abbreviato in Satter, ed il signor Quin, la cui misteriosa identità rende il libro non una semplice raccolta, ma quasi un dramma diviso in dodici atti che vorrebbero portare a svelare i segreti di questo personaggio.

Il signor Satterthwaite è un adorabile vecchietto inglese, scapolo e ricco, che vive nella “buona società”, sverna in riviera, è intenditore di arte e di musica, sostiene i giovani e si “impiccia”, di fatto, delle vite degli altri, che più di una volta sostiene di guardare da lontano, come uno spettatore di fronte ad un dramma. E proprio perché si sente estraneo ai drammi della vita, proprio perché non prova in prima persona passioni distruttive, angosce personali, felicità inaspettate, il nostro personaggio desidera farne parte in qualche modo, desidera intervenire sui fatti e modificarli, anzi potremmo dire “raddrizzarli” quando stanno per prendere una piega sbagliata. In questo lo aiuta il signor Quin, una figura onirica che però prende sostanza anche davanti ad altri, con il compito dichiarato di risvegliare le capacità deduttive che Satterthwaite nega di avere ma che lo guidano negli intrigati episodi del libro.

Intorno a questi due protagonisti si muovono una miriade di altri personaggi, ognuno caratterizzato da un sentimento forte, da una aspettativa o delusione, che ne rendono tangibile la vita, giovani innamorati infelici, attrici e ballerine, mariti e mogli infedeli, ladri e assassini o semplici disperati che ritrovano la speranza o il lume della ragione dopo aver raccontato le proprie disavventure a Satterthwaite che così possa trasformarsi da spettatore ad attore.

Eppure vero traino è sempre Quin, consolatorio ma anche pauroso  per quella sua identità fumosa, grazie alla quale sembra porti una maschera e per questo allusivamente associato ad Arlecchino.

E’ sempre misterioso il signor Quin, non concede mai un indizio in più e ci fa arrivare fino al’ultimo racconto con la speranza che ci sia un colpo di scena grazie al quale si possa finalmente svelare e offrirci così una nuova prospettiva di tutto quello che abbiamo letto fino a quel momento.