Il terrore viene per posta (1942)


Riscoprendo Agatha / giovedì, Aprile 6th, 2017

Jerry Burton, un giovane benestante ma reduce da un incidente in aviazione cerca la guarigione con una convalescenza tranquilla in campagna accompagnato dalla giovane e spigliata sorella. I due cercavano un luogo di villeggiatura fatto aria buona e relazioni poco impegnative ma si ritrovano in un covo di vipere dove un’epidemia di lettere anonime avvelena le relazioni tra tutti, tanto da sfociare in un suicidio che forse non lo è.

E proprio perché siamo in un paese, la persona più adatta a risolvere la questione resta sempre Miss Marple che, come un deus ex machina, appare tardi nel libro e risolve rapidamente la cosa dopo che nessuno è riuscito a capire chi sia che sparge il veleno delle bugie e dei sospetti in quel piccolo villaggio.

La trama fila liscia come un bicchiere d’acqua fresca d’estate, forse perché l’indagine è raccontata proprio da Jerry, che risulta simpatico e insieme attento il giusto, non troppo stupido ma neanche talmente bravo da rovinarci la sorpresa del finale.

Quindi un libro che consiglio caldamente, perché nel nostro mondo digitale dove le lettere anonime sono fatte con profili falsi la cattiveria è sempre la stessa e il fascino del pezzo di carta misterioso ha sempre un suo perché.