La festa definitiva: il Giorno del Pigiama


Ufficiosamente / lunedì, Maggio 5th, 2014

linfluenza-e-topo-gigioIl Giorno del Pigiama è una delle feste più diffuse anche se poco pubblicizzate. Come la Pasqua, non capita mai lo stesso giorno, ma cambia ogni anno. Addirittura cambia da persona a persona, ovvero viene festeggiato a seconda delle possibilità di ognuno.

Durante questa festa la tradizione impone di rimanere con lo stesso abbigliamento che si è indossato la sera prima, compreso l’intimo, per almeno altre 24 ore e di non uscire di casa. Si può aggiungere una vestaglia se si è freddolosi o il Giorno sia in una stagione fredda.

Il Giorno del Pigiama è particolarmente sacro ai lavoratori dipendenti, che lo praticano con particolare devozione non potendo permettersi di festeggiarlo più volte l’anno, mentre i disoccupati a volte fanno degenerare questi riti senza volerlo e ne rendono meno godibile lo svolgimento.

Ma chiariamo una cosa, il Giorno del Pigiama non è semplicemente un giorno in cui facciamo i pigri, è il giorno in cui adempiamo ad una serie di pratiche necessarie per ringraziare il Dio della Pigrizia che ci sostiene durante tutto l’anno regalandoci grandi momenti di nullafacenza e poltroneria.

Le attività devono essere limitate ai seguenti spostamenti: letto, divano, sedia, divano, letto, con una rotazione che può variare con soste in bagno, ma non deve discostarsi molto da questi percorsi. E’ importante creare la conchetta sia nel divano che nel letto e munirsi di copertine e cuscini per garantire confort e stimolo al sonnellino.

L’alimentazione esclude verdure, insalate, cibi freschi, frutta, piatti di cucina elaborati, ma deve invece concentrarsi sui fuori-pasto a base di grassi idrogenati. Fondamentale il consumo di patatine fritte, sono tollerati i fiocchi di mais cotti al forno solo se al formaggio, bibite gassate che devono garantire alcuni momenti di “rutto libero”.  E’ fondamentale però che non ci siano alcolici, altrimenti è un altro tipo di festa.

Qualora ci si sporchi mangiando qualcosa con una salsa ribelle, le salse sono molto importanti per procedere allo svolgimento della giornata, si potrà solo tamponare la patacca, ma con molta calma e magari anche dopo che si è asciugata un po’.

Importante è lavarsi solo lo stretto necessario e senza togliersi i sacri vestiti, la doccia potrà essere pratica appunto dopo le 24 ore e non prima, è ammesso solo il lavaggio di mani, faccia e denti e tutto una volta sola.

Non sono tollerate le lenti a contatto, gli occhiali fanno parte dei riti, come non è accettabile pettinarsi, i capelli devono esprimere la loro selvaggia vitalità aggrovigliandosi e appiccicandosi tra loro.

Non sono ammessi comportamenti come sport, attività di riordino o pulizia della casa, men che meno uscire. Sarà possibile guardare fuori dalla finestra in alcuni momenti, ma non sostarvi più di tre minuti e possibilmente nascondendosi tra le tende.

Non bisogna rispondere al telefono fisso o al citofono, il cellulare è ammesso perché è utile confrontarsi con gli altri adepti del Giorno del Pigiama in modo anche da redarguirsi a vicenda qualora si voglia trasgredire qualche regola tipo, visto che si è a casa, lavarsi i capelli o fare una lavatrice.

E’ ammessa la lettura, ma non lo studio, quindi solo letteratura, fumetti e riviste, mentre è fondamentale passare almeno quattro ore consecutive davanti alla televisione. I fedeli più ferventi dedicano il Giorno alla visione di classici del grande cinema, specialmente a saghe, quindi possono abbinare la loro devozione al ciclo di Guerre Stellari, a quello del Signore degli Anelli, o alla filmografia completa di grandi come Ben Stiller, Richard Gere o i cinepanettoni. Recentemente, nuovi adepti hanno inserito le serie televisive, ovvero la visione consecutiva di intere annate di grandi momenti della tv come la famiglia Bradford, Scandal, Revenge, Grey’s Anatomy.

I giochi sul telefonino o al pc, oltre che la navigazione sui social network, devono essere limitati per privilegiare tv, sonnellino, spuntini.

Resta scontato che non bisogna mai, ma dico mai, pensare al lavoro, in nessuna forma, e non bisogna guardare la posta elettronica, perché potrebbe nascondere tentazioni come lo shopping on-line, che non deve essere praticato nel Sacro Giorno.

Infine vi ricordo la pantofola, qualora non la abbiate indossate il calzino tirato giù sulla caviglia, non andate in giro scalzi, mi raccomando, perché l’abbigliamento deve essere completo e il piede tende a raffreddarsi quando non è utilizzato.

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