Le pochette non bastano mai


Ufficiosamente / lunedì, Giugno 24th, 2019

Le pochette sono come le scarpe, le vacanze e gli abbracci: non bastano mai.

Ma andiamo con ordine, definiamo prima di tutto che cos’è una pochette.

 

 

 

 

Naturalmente non è la prima definizione quella che mi interessa ma la seconda, ovvero “borsetta da signora, senza manici, da portarsi in mano”. Eppure questa definizione è molto riduttiva, perché non accenna all’infinita varietà di forme, materiali, dimensioni, che invece possono caratterizzare questo oscuro oggetto del desiderio e che lo rendono sempre unico e irripetibile.

Ma, direte voi, in fondo la pochette è una busta, per di più senza manici, che utilità potrebbe avere?

Invece è proprio questo il punto: le pochette non bastano mai perché sono fatte per contenere, conservare e archiviare gli oggetti a cui crediamo di tenere di più, ovvero le ciafrusaglie, e quelli che ci servono sicuramente di più, ovvero gli assorbenti.

Le pochette possono contenere qualsiasi cosa, soprattutto altre pochette. Permettono di contenere tutti quegli oggettini che si perdono di solito nell’oceano nascosto delle borse più grandi ma anche di perdere con dignità le cose che si credeva di aver messo in una determinata borsetta e che in realtà sono in un’altra.

La forma versatile le rende l’involucro ideale per preservare dal contatto con altri oggetti le cose che riteniamo più fragili o tendenti a sporcarsi o rovinarsi. Per fare un esempio, si usa una prima borsetta per il telefono e poi una seconda dove metteremo la prima più il caricabatterie, i fili, gli auricolari ecc… il tutto posto nella borsa più grande, la mamma-borsa, che si porterà come un canguro con i manici i suoi figli-borsette.

Infine aiutano ad archiviare, in un luogo lontano che diventa a sua volta contenitore, magari in un cassetto o in un armadio, cose che non sappiamo dove mettere o come tenere insieme come set di colori ed evidenziatori, nastri per capelli, pupazzetti o chiavi. Quando non sai dove mettere una cosa prendi una pochette e metticela dentro, è più nascosta di un cassetto e più facile da dimenticare e perdere, in modo da liberarti senza troppi problemi di qualcosa che non vuoi più tenere ma che non hai il coraggio di buttare.

Per tutte queste virtù, ho sviluppato questa sorta di dipendenza per cui se mi trovo in un contesto come un grande negozio di abbigliamento, uno store di oggettistica, un luogo che, insomma, vende anche queste bellissime borsettine, e io ne vedo una, ho subito voglia di comprarla. Non importa dove e quando, ma se è fatta con colori sgargianti, forme strane, materiali e misure improbabili, rimane attaccata alle mie ditine sempre prima che arrivi alla cassa.

Questa cosa mi succede soprattutto quando sembra che una pochette in più non mi servirà, ma questa è una delle fandonie più grandi dopo la terra rotonda: una pochette serve sempre.