l’ex- voto per Santa Rita da Cascia di Yves Klein


Ma l'arte serve? / venerdì, Maggio 22nd, 2015

yves kleinYves Klein è un artista francese contemporaneo di grande talento spentosi prematuramente a soli 34 anni nel 1962. Nella sua breve vita ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte che parte dallo studio della monocromia, ovvero l’uso di un unico colore sulla tela. E proprio dalla monocromia nasce un colore unico, con un tono specifico, che porta il suo nome, il blu IKB (International Klein Blue). In questo blu l’artista sintetizzava un’idea di infinito irreale, il punto d’incontro tra cielo e mare, insieme alla sua poetica, che vuole essere insieme sensoriale ed emotiva, fatta dell’incontro tra l’umanità è l’immateriale.

Espressione di questa sensibilità artistica così intensa è un ex-voto alla sua santa protettrice, Santa Rita da Cascia, realizzato un anno prima di morire e consegnato alle monache agostiniane in un pellegrinaggio, ma perso tra i doni fatti al monastero e ritrovato solo alla fine degli anni Settanta.

L’Ex voto è una scatola di plexiglass con pigmenti di colore rosa, blu e oro, ed un cartiglio contenente una preghiera bellissima che ci spiega tutto, l’uomo, l’artista ed il devoto:

Il BLU, l’ORO, il ROSA, l’IMMATERIALE, il VUOTO, l’architettura dell’aria, l’urbanistica dell’aria, la climatizzazione di grandi spazi geografici per un ritorno a una vita umana nella natura allo stato Edenico della leggenda. I tre lingotti d’oro fino sono il prodotto della vendita delle prime quattro ZONE DI SENSIBILITA’ PITTORICA IMMATERIALE.
 Santa Rita da Cascia, io ti chiedo di intercedere presso Dio Padre Onnipotente perché mi accordi sempre in nome del Figlio Gesù Cristo e in nome dello Spirito Santo e della Santa Vergine Maria, la grazia di animare le mie opere perché esse divengano sempre più belle e inoltre la grazia che io scopra continuamente e regolarmente sempre nuove cose nell’arte ogni volta più belle, anche se purtroppo non sono degno di essere un utensile per costruire e creare della Grande Bellezza. Che tutto ciò che viene da me sia Bello. Così sia. 
Il teatro del Vuoto – tutte le variazioni particolari ai margini della mia opera – le Cosmogonie – il mio cielo Blu – tutte le mie teorie in generale. Che i miei nemici diventino miei amici e, se ciò è impossibile, che tutto ciò che essi potrebbero tentare di fare contro di me non vada mai a compimento e che io non ne sia mai colpito. Rendi me ed ogni mia opera completamente invulnerabili. Così sia.
Sotto la protezione terrestre di Santa Rita da Cascia: la sensibilità pittorica, i monocromi, gli IKB, le sculture-spugna, l’immateriale, le impronte antropometriche statiche, positive, negative e in movimento, i sudari. Le Fontane di Fuoco, d’acqua e di Fuoco, l’architettura dell’aria, l’urbanistica dell’aria, la climatizzazione degli spazi geografici trasformati così in Eden permanenti ritrovati alla superficie del nostro globo, il Vuoto.
Che tutte le mie opere di Gelsenkirchen siano sempre più belle e che sempre più siano riconosciute come tali, e il più presto possibile. Che le Fontane di Fuoco e muri di Fuoco possano essere da me eseguiti sulla piazza dell’Opera a Gelsenkirchen al più presto. 
Che la mia mostra di Krefled sia il più gran successo del secolo e che tutti lo riconoscano.
A Dio Padre Onnipotente, in nome del Figlio Gesù Cristo, in nome dello Spirito Santo e della Santa Vergine Maria. Per mezzo di Santa Rita da Cascia, sotto la sua cura e protezione, con tutta la mia infinita riconoscenza. Grazie. Y.K.

Santa Rita da Cascia, Santa dei casi impossibili e disperati, grazie di tutto l’aiuto così grande, decisivo e meraviglioso che mi hai dato finora. Infinitamente grazie. Anche se non ne sono personalmente degno, aiutami ancora e sempre e nella mia arte e proteggi tutto ciò che ho creato affinché, nonostante me, sia tutto, sempre, di Grande Bellezza. Y. K.

Klein conosce Santa Rita tramite la famiglia e ne resta affascinato perché ritrova in lei quella temeraria ricerca dell’immateriale che guida entrambe le loro vite. Rita, infatti, ottiene con fatica l’accesso al noviziato, soffre nella grazia di Cristo per la spina che le martirizza la fronte, ma vola, portata dai suoi Santi Protettori, verso il monastero quando decide di abbracciare la vita monacale e compie miracoli sia nella vita terrena che immortale, tanto da essere la Santa delle Cause Disperate.

La volontà di superare le difficoltà, la lotta contro la disperazione, la fede che ci guida e la speranza nell’aiuto divino, sono i sinonimi della devozione per Santa Rita, che ogni 22 maggio regala una rosa a chi la chiede nelle chiese a lei dedicate.

E anche con quella rosa, Santa Rita invita i propri fedeli a non abbattersi, a resistere, a pregare, perché gli ostacoli possono essere superati in volo, basta credere e pregare, ma soprattutto bisogna non abbandonarsi alla paura, perché abbiamo sempre protettori silenziosi e l’aiuto arriva proprio nel momento in cui non sembra più possibile.

KleinT.pdf
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