Sono un’assassina? (1966)


Riscoprendo Agatha / giovedì, Gennaio 18th, 2018

Un romanzo curioso che ruota intorno a un assassinio che forse non esiste, in cui non si è neanche individuata la vittima, ma c’è il colpevole, o meglio, la colpevole: una ragazza che crede di aver ucciso qualcuno, ma non riesce a ricordare la vittima o le circostanze.

Poirot indaga con la scrittrice Ariadne Oliver componendo un duetto molto affiatato e gradevole, che sostiene mirabilmente la premessa traballante e aggancia il lettore fino alla fine della storia.

Una storia dove le ragazze non sono più come quelle di una volta, curate e interessate a farsi una famiglia, tutte frivolezze e sogni da realizzare, ma rappresentano la società ormai cambiata in peggio, sono infatti fintamente indipendenti, e principalmente confuse e disorientate nell’aspetto e nelle idee.

E se pure la storia si presenta un po’ confusa e disordinata in alcuni punti, alla fine la forza di Poirot, granitico nel suo essere elegantemente agé, e la simpatia vitalità della scrittrice di gialli, riscattano la soluzione un po’ fragile dell’intrigo.