Twilight. Considerazioni finali


Ufficiosamente / mercoledì, Novembre 14th, 2012

 

Questo pezzo possono leggerlo solo quelli che hanno finito la saga, se ancora non la conoscete, se avete visto solo i primi tre film, segnatelo come “da leggere” e ritornate quando avrete fatto il vostro dovere. 

Bella ce l’ha fatta. Ci ha messo tre romanzi, quattro film, un incidente quasi mortale, una depressione invalidante che ha compreso qualche atto di autolesionismo, ma alla fine si è sistemata. E pure a lungo termine, sembra per l’eternità.

Ha avuto matrimonio, gravidanza lampo, bambina che è cresciuta in modo lampo pure lei, quindi cambio dei pannolini per tre giorni, pappine per due, vomitazzi e sveglie notturne forse per uno. Ma devo correggermi ora che ci penso, lei ora non dorme più, quindi anche il problema di perdersi il riposo notturno per le coliche della pupa non si pone.

E poi perché dovrebbe riposarsi? Non deve lavorare, non deve lavare i piatti o spolverare, ha i super poteri e in tre minuti può mettere a posto tutta la casa, anche se ho il forte sospetto che lo faccia Edward. Inoltre per le lavatrici sembra che tendano a strappare i vestiti e quindi a non riutilizzarli una seconda volta, anche se va notato che non sudano, quindi si sporcano pure di meno.

Non parlo qui della scelta dell’amore, perché di amore si parla in continuazione in questa storia. Parlo degli effetti pratici di questo amore, che consistono in un brillocco grande come una cozza, nelle chiavi di una casa da favola che le vengono consegnate subito insieme a quelle della macchina e al guardaroba adeguato al suo nuovo status di non-morta, oltre ad un numero imprecisato di contanti per le emergenze che è a disposizione negli armadi di design.

La povera Bella alla fine ha scelto questa vita d’inferno in cui non ingrasserà più, non avrà la cellulite perché non esiste la ritenzione idrica in un corpo che non ha circolazione, e la messa in piega è permanente nel vero senso della parola.

Viene da chiedersi come si fa a non innamorarsi di questa vita? Una vita fatta di prati in fiore in primavera senza problemi di allergie, palle di neve a mani nude perché non senti freddo, niente frustrazioni lavorative perché non devi dimostrare alcuna professionalità, quindi neanche competizione con tuo marito, che risulta essere sempre il più figo di tutti. E tutto questo per l’eternità.

Per quanto riguarda i capitoli “nutrirsi di sangue” e “faide orrorifiche” diventano dei piacevoli diversivi in questa vita che altrimenti potrebbe rischiare di diventare noiosa e ripetitiva, ovvero piccoli pizzicori che rinvigoriscono il gusto della sua esistenza, altrimenti sarebbe troppo perfetta, pure per lei!

[banner network=”adsense” type=”default”]