Un altro lunedì. Tecniche di sopravvivenza


Ufficiosamente / lunedì, Febbraio 17th, 2020

Devo sopravvivere al “lunedì”, ovvero alla fine del weekend. Detta così sembra un po’ banale, anche e soprattutto perché la mia uscita settimanale è proprio di lunedì, ma la questione sta diventando man mano che passano le settimane sempre più impegnativa.

Ogni giorno della settimana ha i suoi affanni, come dicevo in altri pezzi, ma il lunedì in particolare è stato sempre una delle principali fonti di amarezza della mia vita e di riflessioni su di essa.

Per questo penso che sia un argomento inesauribile, quasi quanto il livore, e credo che sia giusto riaffrontarlo ciclicamente.

Di seguito propongo metodi per superare questo giorno che, di solito, porta solo sconforto e cupezza.

Mangiare. Lo so, ogni scusa è buona per mangiare, ma è un dato di fatto che iniziare dalla colazione e continuare senza soluzione di continuità fino a sera riesce a tenerci saldi riempiendo quel vuoto emotivo che ci scuote ogni volta che succede qualcosa. Se siamo pieni, infatti, i pugni che ci infligge il lunedì non ci faranno cadere con molta facilità. Come già quelle bamboline che hanno il peso alla base e che oscillano quando le colpisci ma tornano sempre in asse.

Ascoltare musica. Mettersi le cuffiette e concentrarsi su compilation aggressive se si ha necessità di sfogarsi, rilassanti se si sente la contrazione dei muscoli del collo. Grazie alla musica, ci si riesce a isolare non solo nello spazio, ma nel tempo, in modo da far passare la giornata più in fretta, non sentire le disgrazie che succedono intorno a noi e arrivare, più o meno indenni, al giorno dopo.

Usare una pallina anti stress. Concentrarsi sulla pallina e stritolarla con serenità tutto il tempo in modo da convogliarvi la voglia di spaccare la testa a tutti quelli che ci circondano. L’unico problema è che si deve resistere alla tentazione di lanciarla contro i fastidi, al più si può tirarla contro il pavimento o il muro ma bisogna stare attenti ai rimbalzi per non riprendersela in faccia.

Fingersi morti. Ovvero non guardare la posta elettronica e contemporaneamente sparire dai social, da whatsapp, da Facebook e Instagram, smettendo di rispondere a tutti quelli che hanno deciso di rovinarci la giornata sottoponendoci i loro problemi inutili e sperando che siamo noi a risolverli.

Utilizzare la mia “Piccola agenda degli sfoghi”, ovvero un diario segreto pieno di spazio per scrivere insulti, colorare, e passare il tempo che ci separa dal martedì prendendo nota di tutte le cose da eliminare dalla propria vita.

Fare gli shottini di Rescue Remedy, ovvero una magica pozione di fiori di bach che promette serenità e ripresa delle facoltà cognitive in momenti di crisi emotiva profonda. Lo so, è un rimedio che propongo sempre come il mangiare, ma anche qui è scientificamente provato che iniziare la mattina con 4 gocce sciolte nel latte e poi ripetere il trattamento al bisogno potrebbe accompagnarci alla risoluzione della giornata o a una sbronza liberatoria, visto che sono a base di cognac.

Infine passare direttamente al martedì. Detta così sembra l’idea furba dell’anno, ma c’è il problema che il lunedì riesce a sgusciare fuori comunque anche nel giorno successivo quando si presenta abbastanza virulento. Quindi bisogna calcolare bene il giorno del calendario che si vuole saltare e farlo all’improvviso, approfittando dell’effetto sorpresa, in modo da disorientarlo e renderlo innocuo.