Cose da non fare mai al primo appuntamento


Ufficiosamente / lunedì, Ottobre 27th, 2014

primoDopo un po’ di tempo ritorno a parlare delle relazioni e parto dagli albori, ovvero mi dedico ad una piccola analisi delle imprevedibili dinamiche che portano allo svolgimento di quel momento che può determinare il successo di un amore o la disfatta di un cuore infranto: il primo appuntamento.

Salto la parte del come chiederlo, magari potrò rivendermela in un altro pezzo, e mi concentro su una serie di esempi di azioni e atteggiamenti da cui bisogna astenersi qualora si voglia trasformare una piccola occasione in una grande opportunità.

Ritengo che queste considerazioni siano utili perché spesso, presi dall’entusiasmo, non ci si rende conto che si possono commettere banalissime ingenuità che ci porteranno a disastrosi momenti di sofferenza (e qui rimando al mio pezzo sui “Pali” http://piantatastorta.altervista.org/laltra-faccia-della-medaglia-dellamore-il-palo/)

Cose che non deve fare LUI:

Una breve premessa sull’abbigliamento, anche se sembra facile ma certe volte non è detto che sia scontato, quindi vi ricordo che non dovete mai indossare i calzini bianchi, che, a costo di lasciare tutto nel cruscotto, non vanno portati borselli e non si mettono giacche di pelle che vi potrebbero far sembrare Fonzie, perché non sarete mai Fonzie.

Cosa invece scontata è che andiate a prendere la donzella in macchina, e per macchina intendo che ci siate voi al volante, se il veicolo non è nelle vostre disponibilità è ammesso prendere un taxi, ma non mandare un taxi, ovvero una macchina senza di voi dentro, per portarla al luogo dell’incontro, la donzella potrebbe decidere di uscire col taxista piuttosto che con voi.

Una volta accomodata, la musica è fondamentale, ma anche difficilissima da azzeccare, la cosa migliore è mantenersi sulla radio, per dare la colpa al dj se il sottofondo non è gradito, ma anche qui ricordate: è importante non sintonizzarsi su Radio Maria o Radio Padre Pio, perché la scelta del rosario crea sicuramente dei limiti alle aspettative sull’esito della serata.

Un altro grande classico: i fiori. A tutte piacciono i fiori, non si sbaglia a portare un mazzetto, ma bisogna essere accorti a quello che si porta. Venticinque rose rosse a stelo lungo con tanto di spine che le si poggiano sulle gambe quando entra in macchina possono rendere la conversazione assolutamente poco comoda, come quei gigli puzzolentissimi forieri di allergie con conseguente rinuncia all’incontro dopo cinque minuti nell’abitacolo.

Se siete partiti da lontano, ed il vostro approccio è quello del “prendiamoci un caffè”, non dite però che è necessario prenderlo subito perché siete in ritardo per la dose di Xanax.

Sempre se si vuole fare gli “alternativi”, spero che non vi verrà mai in mente di proporre “un cinema” senza “cena”, che mette insieme il momento silenzio per acclimatare i timidi ed il momento conversazione, perché solo cinema, o peggio, solo teatro, è la tomba di ogni approccio.

Sul ristorante, o meglio sul mangiare in un luogo pubblico, cercate di ricordarvi che gli stuzzicadenti sono oggetti demoniaci, nemici di ogni charme, e che quindi non devono mai essere richiesti al cameriere e soprattutto mai usati a tavola, l’ispezione odontoiatrica è quasi peggio di Radio Maria in quanto a inibitori del desiderio.

Evitate i ristoranti giapponesi se non avete dimestichezza con le bacchette, lanciare pezzi della zuppa di miso o un california roll sulla borsa della donzella non depone mai a vostro favore.

Non parlare della propria madre o di matrimonio, argomenti che a volte vengono trattati inconsciamente anche nella stessa frase, sono sintomo di un’ansia poco attraente e assolutamente da reprimere.

Sempre a cena, qualora siate dei compulsivi che devono contare le uscite di sicurezza della sala, quante persone sono sedute ai tavoli, immaginare cosa fare in caso di incendio o esplosione di una bomba per portare fuori più gente possibile, non fatene partecipe la vostra partner.

Ricordarsi che la parità dei sessi è una mera utopia, e quindi è semplicemente “necessario” il pagamento del conto, che va fatto senza esitazione, e per esitazione intendo che non bisogna aspettare che lei faccia finta di prendere la borsa e ravanarci dentro per cinque minuti prima di dire la fatidica frase “Ma cosa fai, permettimi”.

 Cosa che non deve fare LEI:

E’ fondamentale non toccarsi i capelli, per tre motivi: primo si esprime nervosismo ed interesse, e non vogliamo rendergliela così facile, secondo, possiamo farci un nido di rondine in testa senza accorgercene, terzo e più pericoloso: se si hanno le extension, si può rischiare di staccarsele davanti a lui.

Evitate la matita nera sotto gli occhi, il passaggio da “sguardo profondo” a “sosia del Corvo” è un attimo, soprattutto se ci si accalda o si ricevono i gigli come presente floreale. Non lasciamoci affascinare dalla potenza evocativa del rossetto fosso fuoco, lo troveremo tutto sul bicchiere o sul tovagliolo  in un momento, meglio un effetto “nude” che non ci tradisce.

Gli argomenti da evitare sono, naturalmente, i problemi di mobbing, le delusioni amorose pregresse e le apologie di cani e gatti, lo spirito animalista potrebbe rivelare una evidente mancanza di affetto. Anche le malattie sono poco gradite, soprattutto se hanno a che fare con cose che possono essere trasmesse con il contatto fisico.

Se siete abbastanza concentrate da lasciare a lui qualche spiraglio per parlare, evitate esclamazioni tipo “Ma dai!!” – denunciano la vostra mancanza di interesse per quello che sta dicendo lui, soprattutto se sta parlando del nuovo libro di microeconomia asiatica.

E’ importante anche concentrarsi quando si ordina. Bandito tutto quello che ha del verde, dalla rucola all’insalata alle rapette, l’incastro nei denti è matematico, e quindi ritorniamo al punto dello stuzzicadenti che è scontato valga anche per le donne.

Sempre per quanto riguarda le scelte del menù, non prendete cose mollicce che possono farvi ruminare per cinque minuti, fate bocconi piccoli, scegliete la carne perché il carboidrato gonfia e fa venire sonno, mentre la lucidità è quello che vi separa da una vita da zitella ed una soddisfacente relazione.

Anche se ordinate la carne, evitate però il vino rosso, il rosso lascia il segno sulla bocca soprattutto se si ha il rossetto. Si crea un grumo osceno in genere sul labbro superiore che si potrebbe schivare tranquillamente scegliendo del vino bianco.

Se poi riuscite a non fare niente di tutto quello che ho scritto sopra e finite a prendere una cosa da bere sul divano di qualcuno, o portate qualcuno sul vostro divano, per favore, a meno che non chiamino per un’emergenza, non state quarantacinque minuti a parlare con l’amica del cuore dei suoi problemi amorosi, perché potrebbero diventare rapidamente anche i vostri.

N.B. Come già per i Pali, ringrazio Francesca Rosati per l’ingegnoso sostegno.