Quindici minuti dedicati alla pioggia


Ufficiosamente / venerdì, Ottobre 21st, 2011

Ieri la pioggia è durata di più di quindici minuti. Ed è costata molto più che quindici minuti di ritardo ad un sacco di persone, me inclusa. Devo dire che a me non è andata tanto male, sono venuta a lavorare a piedi, ci ho messo un’ora e un quarto, ma per una volta si può anche fare. Mi sono bagnata fino al midollo, ma è acqua, si asciuga. Sono stata di cattivo umore, ma pure quello è normale, la pioggia è stata solo una scusa come un’altra. E’ tutto quello che c’è stato intorno che invece non è stato normale.

Strade normalmente trafficatissime vuote come in un film di catastrofi naturali, zone della Capitale che non dovrebbero allagarsi trasformate in piscine, pure un poveraccio che ha fatto una fine che non meritava proprio.

La natura non è controllabile e soprattutto fa come gli pare. Ma quello che fa l’uomo? Ci sono delle cose rispetto alle quali è inutile cercare qualcuno a cui dare la colpa, succedono e basta. Capire però perché succedono, sarebbe forse utile per cercare di prevenire in futuro proprio l’imprevedibile. Io sono stata piantata storta, ed è per questo che certe cose le vedo alla rovescia. Ma proprio perché lo so, certe volte cerco di cambiare la prospettiva e guardarle in un altro modo.

E voi le cose sapete guardale da un’altra prospettiva?