I miei propositi per il 2012


Ufficiosamente / domenica, Gennaio 8th, 2012

Non ho buoni propositi, ne ho solo di pessimi. Sicuramente in questo 2012 non sarò più buona del solito, ma neanche troppo cattiva, diciamo che manterrò la media del 2011 cercando di inserire degli aggiustamenti almeno nel carattere.
Ho intenzione di continuare a mangiare quello che mi pare, soprattutto i dolci e i fritti. Ma ci sarà più attenzione a migliorare la qualità rispetto alla quantità, soprattutto per la cioccolata.

Continuerò ad ignorare ogni sport che comporti sudare e farò in modo di stare ben lontana da possibili luoghi che mi costringano a correre o portare pesi che non siano buste dello shopping. Guarderò la bilancia il meno possibile, anzi la metterò in modo che neanche lei possa guardarmi, mettiamo le venga voglia di pesarmi contro la mia volontà.
Voglio superare una serie di fobie, come quella dei cretini. Se infatti fino ad oggi il contatto con i cretini mi ha portato una quantità notevole di problemi emotivi ed addirittura psicosomatici, come pruriti, eczemi e diarrea, ho deciso di seguire dei corsi che mi permettano di affiancarmi a questa razza umana senza subire danni, di ignorarli insomma.
E questo mi porta all’aggiustamento del carattere: devo cercare di essere meno “fumina”, ovvero di arrabbiarmi di meno, ovvero imparare a farmi scivolare addosso le cose, ad essere meno ansiosa e ricordarmi che il mondo dipende da me solo in una piccolissima parte e quel disastro là, che intravedo all’orizzonte, non é assolutamente colpa mia. Anzi, ora che guardo bene credo che sia la tua, si lettore, è sicuramente colpa tua.
Continuerò a gestire in modo dissennato le mie finanze spendendo tutto quello che posso in viaggi, oggetti inutili, libri e cure estetiche, oltre che per il mantenimento del rosso, ormai sempre più costoso. Prevedo un ulteriore impoverimento economico nel 2012 che sarà inversamente proporzionale all’arricchimento culturale.
Vivrò al di sopra delle mie possibilità emotive concentrandomi di più su me stessa e prendendomi l’affetto degli altri fino a diventare una spugna sentimentale che se la spremi butta fuori amore. Certo, non è una visione poetica, ma sto cercando di non essere banale, non lo avete notato? E per i miei standard è una cosa molto sdolcinata.
Cercherò una serena felicità e una silenziosa realizzazione nelle piccole cose, nei gesti e nelle persone che incontrerò ogni giorno, e soprattutto non mi fermerò, perché in questo anno appena iniziato mi sento come un piccolo squalo che si muove lungo la barriera corallina e che non può fermarsi, deve sempre nuotare, altrimenti smette di respirare.

Un Commento a “I miei propositi per il 2012”

  1. Carissima,

    leggo della sua intolleranza nei confronti dei cretini, che so essere patologya estremamente fastidiosa e debilitante. Il rimedio esiste: basta sposarne uno. A quel punto si guarisce di colpo. Ma non le consiglio la terapia, che potrebbe avere sgradevoli effetti collaterali.

    Mi unisco a lei nel voto di impiegare denaro in viaggi, oggetti, libri e cure estetiche. Mi permetti di aggiungere a queste spese indispensabili vini preziosi e cibi prelibati. Tutto il resto, mi raccomando, lo investa in cose fatue ed inutili, perché lo spirito se ne giova altamente.

    La storia della spugna sentymentale non l’ho capito: quella cosa che lei definisce amore è verosimilimente lo stesso stato d’animo che io chiamo “noja” e quì (l’accento è voluto per indicar lo spregio ne’ confronti di questi sentimenti plebei) non la seguo.

    Fa bene a sviluppare interesse pel cioccolato. Lasci perdere quegli svizzeri e si faccia un giro a Torino. Ho ricevuto in dono una scatola di bonbons di Peyrano e li avrei spazzolati anche avendoli saputi contententi uranio giapponese, tanta la loro bontà.

    E mi raccomando i buoni propositi. Che, come diceva il Divino, consistono in assegni staccati presso una banca dove non si ha un conto corrente. Dimenticavo: sempre lo Stesso affermò saggiamente che si può fare tutto per mantenere l’eterna giovinezza, escluso fare del moto, svegliarsi presto la mattina ed essere considerati una persona rispettabile.

    Suo,

    Manlio Germont

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