Numeri Innamorati – le certezze di Balla


Ma l'arte serve? / martedì, Maggio 15th, 2012

Ho sempre trovato questo titolo di una bellezza assoluta: “Numeri innamorati”, come a dire che la perfezione delle cose, vista in una visione di corrispondenze matematiche, rappresenta la perfezione dell’amore. Sono le corrispondenze invisibili quelle che si nascondo nell’essenza delle cose, quelle che creano l’universo e il suo movimento.

In questa visione dove l’aria si solidifica nel colore e i numeri diventano tridimensionali, il messaggio non riguarda le formule, anche perché i numeri scelti non ne rappresentano,  ma la necessità di rappresentare un concetto immateriale con un’immagine materiale. Giacomo Balla personifica i numeri per personificare le coincidenze, le simmetrie, le sottrazioni e moltiplicazioni che formano la realtà e proporre all’occhio la soluzione, svelare il mistero.

Questo quadro ci dice che “Caso” con la c maiuscola, ovvero l’imprevedibilità delle cose che accadono senza motivo, alla fine non esiste. Ci sono regole sconosciute, fattori non calcolati, che si muovono intorno a noi, invisibili e reali quanto le azioni che ne scaturiscono.

Rappresenta la sua fede futurista che esalta il progresso, il movimento, l’azione dell’uomo che forgia il proprio destino come una direzione possibile per la storia. C’è fiducia in questo quadro, perché non si abbandona alla possibilità, ma esprime la certezza di un risultato. Quale sia poi non è dato sapere, ma l’importante è che ci sia.