Troppo rumore per nulla – rimedi per i compagni che russano


Ufficiosamente / lunedì, Febbraio 20th, 2012

Oggi parliamo di un dramma intimo che rovina la vita di tante coppie: il compagno, o la compagna, che russa. E’ da notare che difficilmente due “russatori” si incontrano, credo sia una sorta di legge divina per distribuire il sonno, solo ad uno dei due è lecito dormire, mentre l’altro deve soffrire o raggiungere la pazzia.

Di seguito, per semplicità, userò il riferimento al compagno, ma conosco donne che russano della grossa e che viceversa hanno compagni silenziosissimi, quindi le considerazioni di seguito valgono per tutti.

Il compagno che russa è una delle sciagure che non solo condizionano le relazioni, ma che devastano la compagna che perde sonno dietro a quello che dorme beatamente, ignaro della rovina che causa con quel suo respiro irregolare e rumoroso. Rovina che si quantifica in una mancanza di sonno che devasta la pelle, fa venire le rughe e le occhiaie, rende poco reattivi sul lavoro, in pratica ci trasforma in zombie stanchi, apatici e bruttini.

Se mancano i rimedi aggiuntivi come l’Acqua di Sirmione, per esempio, o spruzzini che aiutano a liberare la gola o i cerotti per il naso, già si parte da una situazione critica di difficilissima risoluzione. Se poi si odiano i tappi per le orecchie e si ha un udito sensibile, l’esperienza notturna assume sfumature da thriller.

Di solito, quando non si riesce a dormire appunto per il rumore isterizzante che produce la persona al nostro fianco, esistono vari stati d’animo e diversi approcci. Il più comune è pensare ad una serie di soluzioni drastiche che vanno dal “Questa è la volta buona che andiamo sui giornali” a “Chissà se è troppo pesante per caricare il corpo nel bagagliaio della macchina”, oppure “ Aveva ragione mia madre, va eliminato”.

Quando però si ritiene che il regime carcerario sia troppo duro, si attuano una serie di politiche dissuasive per cercare di risolvere il problema in modo incruento. La prima è “l’induzione allo spostamento”, ovvero si cerca di fargli cambiare la posizione sperando che abbia più facilità nel respirare.

Se leggero, si spinge direttamente e con fermezza, ma se pesa più di 80 Kg è difficile da spostare, quindi si utilizzano le tecniche di “induzione allo spostamento inconscio”. Ci sono varie tecniche, tra queste ricordo il “tiraggio del cuscino”, ovvero si cerca di muovere lentamente il cuscino in modo che il compagno ne segua lo spostamento e sia indotto a girarsi.

Oppure la tecnica “della carezza leggera”: se di lato, si accarezza leggermente lungo il braccio o dietro l’orecchio cercando di procurargli una sorta di solletico che lo induca a mettersi disteso supino. Oppure “l’alito fantasma” ovvero si bisbiglia nel buio. Se si bisbigliano minacce con tono dolce il respiro del compagno si calma all’istante, salvo però ricominciare dopo circa quattro minuti a produrre dei rumori simili a quelli di una sega elettrica in una galleria del vento. Però quando si minaccia è abbastanza liberatorio.

Qualora le varie tecniche non portino risultati, bisogna iniziare a valutare azioni più decise, tipo girarsi di scatto nel letto, di solito il movimento si propaga sul materasso e provoca una piccola interruzione della fase REM del sonno che lo fa muovere o cambiarne il ritmo del respiro.

Altra possibilità è cercare di svegliarlo senza far capire che lo si voleva fare, tipo accendere la luce per andare in bagno e fare molto rumore, a quel punto, quando alzerà la testa intontito chiedendo che sta succedendo, abbracciarlo in modo che si giri oppure porgergli lo spruzzino di turno per liberare il naso o posizionargli il già citato cerotto apposito sempre sul naso, adducendo la frase: “Niente, andavo in bagno, ma visto che ci sono, russavi un po’, metti questo”.

Ma se non si sveglia, se non si sposta, se non ci sono spruzzini o altro, non c’è niente da fare, prendete un cellulare che fa video o ha il registratore e posizionatelo nel buio vicino a lui. Di solito è sufficiente una registrazione di un minuto, poi basta svegliarlo e dirgli che non si riesce a dormire perché russa troppo. Al diniego automatico, che ogni russatore esprime, anche se non si riesce a capire come faccia a non sentire il casino che fa, sottoporgli la registrazione dei rumori. Questo vi procurerà un piacere come pochi e avrà uno dei seguenti risultati: o si mortificherà, vi coccolerà e prenderà sonno dopo che lo avete preso voi, di solito a quel punto è più facile sostenere una nottata anche se russa, o non prenderà proprio sonno, e allora si dormirà benissimo.

2 Commenti a “Troppo rumore per nulla – rimedi per i compagni che russano”

  1. In quanto – mi hanno detto – appartenente alla categoria dei russatori; e sapendo che cosa ciò significhi (da bambino in vacanza dormivo nella stessa stanza con mio nonno, che era come il sonoro di un disaster-movie in sensurround) cerco sempre di impormi posizioni a basso rischio. Non sempre funziona. Ma ci sono cose più inquietanti. Tipo partner che nel sonno mormorano parole in lingue sconosciute (qualcuno ha il numero di padre Merrin?); o che dormono di giorno e passano la notte a ticchettare sul computer, corrispondendo via Facebook con altri continenti; o che si addormentano placide sul divano mentre la casa va allegramente a fuoco; da qui l’importanza di tenere sempre almeno una narice aperta, per cogliere in tempo l’odore di fumo. Ergo: dormire sempre con lo spruzzatore nasale a portata di mano. Il cerchio si chiude.

    1. mi hai ricordato che io faccio parte della schiera delle parlatrici nel sonno, e per la precisione di quelle che, di notte, si alzano di scatto e senza preavviso poggiandosi su un gomito, si girano verso il compagno, ad occhi chiusi dicono qualcosa senza senso e poi ripiombano sul cuscino assolutamente addormentate…
      in quanto ai vari metodi oggi un amico a pranzo suggeriva di versare nella bocca aperta del compagno che russa un bicchiere d’acqua in modo o da creargli un trauma permanente o da fargli smettere, anche qui in modo permanente, di russare…credo che questo metodo possa rientrare in quelli troppo invasivi…non trovi?

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