Perché ho scritto un libro sul Quartiere Coppedé (sempre che a qualcuno interessi saperlo)


Ma l'arte serve? / martedì, Giugno 18th, 2013

ranaho scritto un libro sul Quartiere Coppedé perchè Gino Coppedè ha regalato un piccolo sogno a Roma, un sogno non capito, un sogno dimenticato. Nella progettazione del suo quartiere, che si è svolta tra gli anni della Prima Guerra Mondiale e l’inizio “dell’Era Fascista”, ha costruito una serie di palazzi e villette che raccontavano non solo il suo percorso creativo, ma anche il suo rapporto con l’Italia e con Roma.
Ha costruito case moderne, con citofoni, garage, ascensori, forni a gas, e le ha decorate con sculture raffinate, allegorie complesse, simboli ancora poco compresi.
Ha messo il suo desiderio di progettare spazi per l’uomo insieme a quello di incantarlo, ed ha prodotto un insieme di case che può avere solo il suo nome perché altrimenti non si potrebbe nominare.
Attraversato un arco con la sorpresa di un lampadario, che non illumina una casa, ma una strada, si entra in una piazza centrale che vive grazie ad una fontana nata dall’idea dello stagno e delle personificazioni dell’acqua. Ci si muove tra palazzi che raccontano insieme storie fantastiche di putti innamorati e mostri che minacciano gli aggressori della casa. Cavalieri e motti danteschi che si muovono sulle pareti insieme a ritratti nascosti tra i portoni.
Mentre una dolcissima nike alata fende l’aria dalla torretta principale, all’ingresso del quartiere e ci invita a guardare in alto e ricordare questo piccolo gioiello di architettura che dimentichiamo tra il caos dei parcheggi e le nostre vite complicate.

Se volete saperne di più, in attesa di una ristampa, trovate  l’ebook:copertina

http://www.ultimabooks.it/il-fantastico-quartiere-coppede

3 Commenti a “Perché ho scritto un libro sul Quartiere Coppedé (sempre che a qualcuno interessi saperlo)”

  1. Un altro (l’ennesimo) rimpianto, per aver vissuto un paio d’anni a Roma, in gioventù, vedendo pochissimo 🙁
    Su questo quartiere ho seguito una vecchia puntata di Passepartout. Bellissimo!
    L’ebook in PDF riporta anche le immagini?
    Grazie e complimenti per il blog che ho appena scoperto. 🙂

    1. Grazie a te! sono molto contenta che ti piaccia quello che scrivo. L’ebook ha una grafica che comprende tutte foto a colori, come già nel cartaceo, e può essere agevolmente stampato.
      Spero continuerai a leggermi 🙂

    2. Ho scaricato il PDF e non ho resistito alla tentazione di sfogliarlo un po’ per dare un’occhiata alle immagini. Che belle! Un’ottima resa, davvero. Peccato non avere il cartaceo, in un caso come questo. Se dico a mio marito che voglio stampare un libro di 208 pagine con grandi immagini a colori, mi uccide, sicuro che qualunque giuria gli darebbe ragione. 😉
      Lo leggerò e sfoglierò con calma in questa versione.
      Complimenti per il tuo lavoro!

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