A che ora è la fine del mondo?


Ufficiosamente / venerdì, Dicembre 14th, 2012

Io sono una persona scaramantica, lo sapete bene, quindi parlare di “Questa Cosa” (Cfr. la Fine del Mondo) secondo me porta un po’ male, ma visto che ne parlano tutti ho deciso di parlarne anche io non nominandola mai, ma usando appunto l’interlocuzione “Questa Cosa”.

Sicuramente rimanderò i regali di Natale al giorno dopo la data fatidica, giusto perché spendere a vuoto mi ha sempre dato fastidio. Inoltre non so cosa mettermi, toccherà vestirsi pesanti? Sicuramente conviene seguire il classico consiglio del vestirsi a cipolla, metti che faccia caldo all’improvviso per delle esplosioni o asteroidi che cadono.

Se “Questa Cosa” dovesse arrivare, il primo pensiero è: che faccio il tempo che mi resta?

Ovvero, continuo a stare 9 ore inutili in ufficio al giorno o mi metto in aspettativa e mi godo questa mezz’oretta che mi rimane? Ma potrebbe essere pericoloso avere tutto questo tempo a disposizione, potrei rendermi conto di quello che ho perso in questi anni e deprimermi. E io non voglio essere depressa, sicuramente quello sarebbe tempo perso.

Poi mi viene da chiedermi se ho fatto tutto quello che volevo fare nella vita. Ed effettivamente non ho mai fatto il bagno in una fontana, ma ora fa troppo freddo, non ho mai bucato le ruote della moto di uno a cui dico di volerle bucare da anni, ma dovrei andarlo a cercare e vale la scusa del freddo anche per lui, non ho mai abbrustolito i mashmallow sul fuoco, e su questo potrei passare a comprarli e accendere un falò nel cortile davanti a casa, ma ho paura che arrivino i pompieri e mi diano fuoco i vicini.

Poi non ho ancora scritto il mio best-sellers tradotto in 21 paesi nel mondo, non posso morire prima di aver fatto questa cosa. Sarebbe tristissimo.

Come sarebbe tristissimo che arrivasse “Questa Cosa” e io non avessi detto un paio di cosette che penso a qualche persona che conosco. Ma mica solo cose belle e romantiche, state scordando che parlate con la “Signorina Livore”? Per alcuni soggetti gli insulti che meritano non saranno mai abbastanza, anche se avessi a disposizione diciotto vite.

Se mi fermo a riflettere, mi chiedo dove vorrei essere nel momento in cui arrivasse “Questa Cosa”. Sono indecisa se sotto il piumone o a Bruges, circondata da patatine fritte e cioccolatoquindi forse,  a ben pensare, preferirei Bruges. Ora che guardo l’agenda ho il parrucchiere il giorno prima, la notizia mi rasserena, almeno avrò i capelli ordinati e il giusto punto di rosso, sperando che non me lo sbaglino sapendo che tanto non potrei più chiedere i soldi indietro.

Non c’è abbastanza tempo per dire le cose che rimpiangerò, io sento che ho ancora un sacco di cose da fare in giro da queste parti, soprattutto ho un sacco di scarpe da comprare, ma di una cosa sono sicura: non rimpiangerò la dieta che ho condotto, non potrò dire “avrei potuto mangiare di più”, perché più e meglio di così è difficile.

Comunque ho ancora spazio per qualche altra ciambellina.

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